CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: A CHI SPETTA E COME SI OTTIENE
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Il Decreto legge n. 34 del 19.05.2020 denominato Rilancio con l'art. 25 nel dichiarato intento di sostenere i soggetti colpiti dall'emergenza epidemiologica "Covid-19″, riconosce un contributo a fondo perduto erogato direttamente dall'Agenzia delle Entrate.
- A CHI SPETTA?
Il contributo può essere erogato (sussistendone le condizioni) a soggetti (individuali e collettivi) titolari di partita IVA che:
- esercitino attività di impresa con ricavi "tipici" (art. 85, c. 1, lett. a-b, TUIR) fino a 5 milioni di euro nel 2019 (compresi gli enti non commerciali in relazione alle attività commerciali svolte);
- esercitino attività di lavoro autonomo con compensi (art. 54, c. 1, TUIR) fino a 5 milioni di euro nel 2019;
- siano titolari di reddito agrario (art. 32, TUIR);
Il contributo non può, in ogni caso, essere erogato a:
- soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell'istanza per ottenere il contributo;
enti pubblici di cui all'articolo 74 del TUIR;
intermediari finanziari e alle società di partecipazione;
contribuenti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli articoli 27 e 38 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, (cd. decreto Cura Italia) convertito, con modificazioni, dalla legge 27/20;
lavoratori dipendenti e ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria (ad es. Avvocati, commercialisti, ingegneri e architetti, consulenti del lavoro, medici e odontoiatri, veterinari).
- QUALI SONO I REQUISITI?
I titolari di reddito agrario e i soggetti con ricavi o compensi non dovranno superare per il periodo di imposta 2019 la somma di Euro 5 milioni.
Inoltre, il riconoscimento è previsto a condizione che l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Per determinare i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell'operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.
- COME SI DETERMINA IL CONTRIBUTO?
L'ammontare è determinato applicando una percentuale variabile, calcolata sulla differenza di fatturato e corrispettivi del mese di aprile 2020 e quelli relativi al mese di aprile 2019, nella misura del:
a) 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto, ossia il 19.05.2020 (dunque periodo d'imposta 2019 per i soggetti con periodo d'imposta coincidente con l'anno solare);
b) 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
c) 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
- COME FARE DOMANDA?
Al fine di ottenere il contributo, i soggetti interessati dovranno presentare (anche tramite un intermediario abilitato), esclusivamente in via telematica, una istanza all'Agenzia delle Entrate con l'indicazione della sussistenza dei predetti requisiti.
L'istanza dovrà contenere anche l'autocertificazione che i soggetti richiedenti ed i soggetti da sottoporre a verifica antimafia come stabilito dall'art. 85 del D.Lgs. 159/2011 non si trovino nelle condizioni ostative di cui all'art. 67 del medesimo d.lgs. (decadenza, divieto...).
Si attende in proposito una circolare dell'Ente che definisca modalità di effettuazione dell'istanza, il suo contenuto, nonchè i termini di presentazione della stessa.
A seguito della presentazione dell'istanza il contributo sarà erogato con accredito diretto sul conto corrente intestato al beneficiario.